3.4.09

L'inaugurazione dello Spazio Wunderkammer: Renato Florindi

L’apertura dello Spazio Wunderkammer ha visto un’affluenza inaspettata per i curatori e l’artista che avrebbe inaugurato questa operazione, ossia Renato Floridi, in arte Skeletro379 (ma tanti sono i suoi pseudonimi, cito solo l’ultimo): la strada stretta e lo spazio ancora più ristretto che ospitava parte della sua produzione artistica (una stanza di appena 20mq) si sono stipate di almeno una cinquantina di persone, fra semplici curiosi e amici artisti. Fin da subito mi sono reso conto della necessità di un’iniziativa di questo tipo, ma anche della necessità di cercare di mantenere il più possibile il carattere underground e la semplicità di quella che alla fine voleva essere una festa, un confronto, una follia minima, e non una sterile proposizione di disegni. Skeletro379 ha subito dato dimostrazione di grande versatilità disegnando sulla gente (ragazze, soprattutto, e non mi sento di penalizzarlo per questo), parlando del suo lavoro, mettendosi in discussione, interpretando, esaltando e demolendo allo stesso tempo il proprio personaggio. Io e Maria Attianese, invece, abbiamo potuto respirare l’aria buona dell’entusiasmo che sempre nasce di fronte all’originalità e alle buone intenzioni. Certo non sapevamo che non sempre tutto sarebbe filato liscio, che quel giorno, oltre a conoscere persone che in seguito si sarebbero rivelate preziose, avremmo conosciuto anche l’invidia e l’ostracismo. Eppure sono convinto che tutte queste cose, in fondo, le intuissimo già e volessimo fregarcene, lavorare in seno a un obiettivo più alto, quello di mostrare e di-mostrare che anche nella provincia più nebbiosa si può legittimare il proprio lavoro e quello altrui.
Iniziare con Skeletro379, che oltretutto è anche un mio carissimo amico, mi è sembrato una delle cose più belle che avessi mai fatto. Non ho intenzione di spendere troppe parole sulle crudeli, blasfeme, ma anche ironiche creazioni di questo artista – credo che chiunque sappia apprezzare l’eccesso figurativo e il tratto di talento possa cogliere l’energia dei suoi lavori, l’amore per la scena underground e la voglia di sperimentare. Non è l’ultima volta che avrei lavorato con lui, ma adesso voglio lasciare spazio alle immagini, dato che questo blog non deve diventare un’enfatizzazione del lavoro mio e di Maria, quanto un omaggio a tutti quelli che hanno lavorato con noi e ancora ci lavoreranno.
A voi Skeletro379!
DCF

Skeletro379!




Alcune opere di Skeletro379;
altre potete trovarne su questo sito e anche questo









Le foto dell'inaugurazione!