30.5.09

Crock Festival 2009

Qui sopra, il manifesto del Crock Festival 2009, che si tiene il 13 giugno, il quale ospiterà, tra il gruppo Sydrojè e gli Afterhours, la proiezione del video curato da me e realizzato con Federico Fronterrè ed Eugenio Villani per quanto riguarda regia e montaggio, curato da Marco Connelli per ciò che concerne la musica elettronica, assieme a suo fratello Massimo e a Nikolas Compiani. Riservo i prossimi post per delle succinte biografie degli artisti, per il "report" della serata e per qualche riflessione sul metodo di lavoro adottato da musica e video nei confronti di questo progetto.
Poi, naturalmente, posterò il video.
Qui sotto, alcuni fotogrammi di "7" (titolo provvisorio che poi è diventato, a quanto pare, quello definitivo). Più in basso, i credits del video.
DCF









CREDITS OF "7":

VIDEO CONCEIVED AND DESIGNED BY
DAVID C. FRAGALE
FEDERICO FRONTERRE'
EUGENIO VILLANI

WITH
ALICE BONZANINI
CHIARA BRAMBATI
MARINA BRUNETTI
ANNA CIGOLI
MARCO CONNELLI
DCF
FRANZISKA FREYMADL
ANTONIETTA LASTARIA

DIRECTED AND EDITED BY
FEDERICO FRONTERRE'
EUGENIO VILLANI

ORIGINAL MUSIC BY
MARCO CONNELLI
WITH
MASSIMO CONNELLI (guitars)
NIKOLAS COMPIANI (drums)

CAMERA DEPARTMENT
LUCA BRAVO
EMILIANO GUARNERI

COSTUMES/MAKE-UP DESIGN BY
ELISA BOLDORI

SPECIAL MAKE-UP BY
EUGENIO VILLANI

ART DIRECTION
DAVID C. FRAGALE
FEDERICO FRONTERRE'
EUGENIO VILLANI

OTHER CREW
SIRIA BERTORELLI
MARINA BRUNETTI
EUGENIO GUARNERI
ELEONORA LIPAROTI
LUISA PAFFI

PRODUCED BY
FROSTVIDEO
WARINHARI
SPAZIO WUNDERKAMMER

17.5.09

SETTE NOTE

"Nell’ambito di Pianeta Giovani, progetto finanziato dalla Regione Lombardia e che vede come capofila il Comune di Cremona – Servizio Politiche Giovanili, nasce 7note, percorso culturale per giovani artisti, finalizzato alla realizzazione di una rassegna artistico-musicale e collegato ad una pubblicazione periodica di carattere promozionale e di approfondimenti culturali. Non una grande ed unica mostra ma di una serie di iniziative che circuitano in più luoghi tra cui Mondomusica2009. 7note è realizzato dal Centro Fumetto “A. Pazienza” in collaborazione con Attraversarte – Servizio Politiche Giovanili del Comune di Cremona, con i Centro Musica “Il Cascinetto” e con molte associazioni culturali giovanili del nostro territorio." Così recita il comunicato stampa del progetto che al momento occupa il tempo dello Spazio Wunderkammer, cioè una delle associazioni coinvolte nel progetto. Progetto di cui mi occuperò parecchio su questo blog, anche perchè (salvo qualche piccola cosa ancora da sistemare) adesso che mi sono messo finalmente in pari con tutti gli eventi curati dalla Wunder, posso dedicare maggiore attenzione alle iniziative contingenti.
"Il progetto prevede sette percorsi creativi (le note) che collegano un genere musicale (Jazz, classica, electro, punk, funk, cantautorato, industrial/post-rock) a un linguaggio artistico (pittura, scrittura, video, fotografia, fumetto, performance, installazioni/arti plastiche) ideati da giovani artisti con il contributo di giovani curatori."
Così eccomi imbarcato in questa nuova avventura (o disavventura, staremo a vedere). Per il momento, nessuno sa con certezza come si svolgeranno le cose (sussistono ancora problemi amministrativi, economici e tutte quelle cose da aspettarsi quando si tratta di manifestazioni culturali di grossa portata), ma questo non ha impedito alla sezione VIDEO-MUSICA ELETTRONICA (curata da me e da Marco Connelli) di iniziare a lavorare. Il primo evento nato da questo connubio è la realizzazione di un video sperimentale, dall'intento essenzialmente formativo e di conoscenza reciproca, basato sull'arte e sull'inconscio (e quindi molto libero), che è stato diretto e montato da due artisti, scelti con molta attenzione per la loro ambizione e per le capacità tecnico-espressive: Federico Fronterrè ed Eugenio Villani. Il video sarà fruibile principalmente sul web (come una sorta di spot di 7note), ma verrà anche proiettato e installato dove io e gli artisti riterremo opportuno in corso d'opera.
Non mi dilungherò molto, per il momento, ci sarà modo presto di affrontare più attentamente le dinamiche di questo progetto, e di dare spazio a tutti quelli che ci hanno lavorato. La galleria di ritratti che affolla questo blog è destinata ad ampliarsi, anche perchè molti saranno quelli che si affilieranno alla sezione VIDEO-MUSICA ELETTRONICA partecipando attivamente, così come molti saranno quelli che daranno il loro aiuto e staranno nelle retrovie. Parte del mio compito è fare in modo che nessuno venga tralasciato, neppure il ragazzo dei panini (che in qualche caso potrei essere io stesso, data la mole di lavoro).
Invito gli interessati a recarsi su questo sito, dove è possibile leggere la rivista elettronica appositamente dedicata all'evento (un banner in fondo a tutti i post e sulla colonna di destra è adibito allo stesso scopo). Anche se questo blog farà luce su molti dettagli concernenti il lavoro della sezione VIDEO-MUSICA ELETTRONICA, sarà la rivista sul web a dare le informazioni essenziali alla buona comprensione di questo grande affresco artistico - ma forse è il caso di parlare di "partitura" artistica, visto il tema...
DCF
Curatori e artisti di 7note VIDEO-ELECTRO in un sano eccesso di divismo noir:
Qui sotto, alcune immagini dal set; prossimamente, posterò anche dei fotogrammi e la scheda tecnica del video, a testimoniare il carattere collettivo dell'operazione. Per intanto un ringraziamento a tutti quello che hanno dato una mano senza chiedere un quattrino e sopportando il caos totale in cui si è trovata la produzione nei due giorni di riprese (in due giorni il caos è inevitabile!)










TEMPI DI CITTA'

"Due evoluzioni grafiche che raccontano, ognuna in modo diverso ma consimile l’evoluzione della vita senziente e l’evoluzione parallela della città, intesa come spazio abitativo e luogo d’espressione; nel mezzo di ogni processo evolutivo, il mezzo pubblico inteso come luogo d’attesa, momento di cambiamento, tensione verso un futuro che, per quanto alieno, non è mai troppo lontano. Lo scopo principale del progetto non era il dare vita a una semplice e disunita galleria di freaks, quanto permettere a ogni artista coinvolto di interfacciarsi con l’autore che l’avrebbe preceduto o quello che sarebbe seguito, mantenendo il proprio stile e i propri personaggi, badando solo a non sovvertire il layout predefinito (...) Più di una dozzina di pannelli per ogni lato a raccontare la crescita dell’uomo da sogno di rettile e/o uovo elementare fino all’abbandono della propria pelle per la simbiosi con la macchina, mentre l’epilogo centrale riassume il senso della fine necessaria e di un nuovo inizio al contempo; in questo caso, il colore sta a indicare una fusione tra la città, la macchina e l’uomo in un grande sogno spirituale collettivo, un ideale slancio verso una nuova concezione di vita. Il tutto rappresentato usando il linguaggio dell’illustrazione, del fumetto, della grafica al computer, in un insieme eterogeneo che vuole essere anche un’attestazione di impegno da parte degli artisti del territorio; artisti che vanno dalla maggiore età appena superata fino ad esperti del settore, che passano dall’illustratore infaticabile e rapidissimo a quello certosino e maniacale. Tutti estremamente abili e competenti, e soprattutto disponibili.La serie di pannelli di TEMPI DI CITTA’ è un esperimento. La sua lavorazione è stata breve, dettata da una scadenza troppo vicina per soffermarsi a lungo su ogni singola questione inerente a un tema complesso, come è quello della vita del cittadino e della città in continua costruzione che gli cresce intorno. L’improvvisazione e la motivazione a costruire insieme un atto creativo, un’opera artistica più che un semplice spot è stata la chiave per risolvere l’intoppo dei tempi ristretti."
Così ho scritto in merito a questo progetto, che non rientra fra le iniziative dello Spazio Wunderkammer, ma il cui spirito si avvicina molto a quanto fatto prima in collaborazione con Maria Attianese. Inoltre, vi hanno partecipato persone che considero affezionate alla filosofia e alla frequentazione della Wunder.

Il progetto (o l'esperimento) Tempi di Città è stato commissionato e sponsorizzato dall'Ufficio Tempi di Cremona, in collaborazione con il circuito di Attraversarte e il Centro Fumetto Andrea Pazienza, per valorizzare le aree dei cantieri di Cremona. Qui trovate maggiori informazioni in merito.

Sotto, ho postato per ciascun artista un esempio del lavoro svolto per Tempi di Città; i disegni, stampati nel formato di tre metri per due, "abbelliscono" fino a giugno la stazione dei pullman di Cremona.
Il video più in basso, girato e montato da Emiliano Guarneri e musicato da Marco Connelli, è una gentile testimonianza dell'atto artistico (e della nebbia cremonese).
DCF
Siria Bertorelli

Claudio Arisi

Anna Cigoli

Vera Lazzarini

Francesca Follini

Renato "Skeletro379" Florindi

Alessandro Fusari

Emiliano Guarneri

15.5.09

Proposte per le Macchine di seduzione

"Il catalogo-calendario Proposte per le Macchine da seduzione, raccoglie le immagini di ”Errare è sexy” la mostra organizzata dal critico d’arte Angelo Spettacoli in collaborazione con Marina Brunetti nel chiostro del Teatro San Domenico di Crema. Mostra in cui Angelo Spettacoli contrappone le Macchine da seduzione alle Macchine inutili dell’arte moderna."
Angelo Spettacoli è un critico d'arte, Aldo Spoldi è il creatore di Angelo Spettacoli; Aldo Spoldi è anche il secondo professore di Brera, dopo Pierluigi Buglioni, ad esporre allo Spazio Wunderkammer. O meglio, ad esporre sono gli artisti che collaborano con lui al progetto Cristina Show. D'accordo, si fa un po' di confusione.
Ammetto che è difficile riassumere in poche parole la complessità e l'attualità del progetto di Spoldi, che in un mondo di avatar di facebook e spot virali, ancora resiste allo scorrere del tempo. Ho dovuto rifarmi al sito www.teknemedia.it per cercare di fare sintesi:
"Aldo Spoldi (nato nel 1950 a Crema) inizialmente si accosta all’arte concettuale e alle esperienze teatrali, dando vita a performance pubbliche legate alle rivolte studentesche del’68. Dagli anni 70 utilizza la pittura come strumento capace di ribaltare la logica del concetto in un sottile gioco d’ironia. Oltre a numerose mostre personali in Italia e all’estero viene invitato a importanti manifestazioni internazionali (Biennale di Venezia e di Parigi). In questi stessi anni è partecipe dei principali movimenti artistici italiani: su segnalazione di Renato Barilli è tra gli esponenti dei “Nuovi Nuovi”, mentre su invito di Flavio Caroli partecipa al “Magico Primario” ed è segnalato anche nello storico libro di Achille Bonito Oliva della Transavanguardia internazionale. Negli anni 80 tenta di ironizzare sul mercato dell’arte e costituisce la società Banca di Oklahoma, una S.r.l. prima, una S.p.a. dopo. Una società di capitale con sede a Lugano, di cui Spoldi è presidente ed amministratore, che ha lo scopo di trasformare l’attività della ditta in operazioni estetiche. Nel frattempo continua a dipingere e insegna all’Accademia di Belle Arti di Brera. Alla fine degli anni ’90 elabora come docente la creazione di personaggi virtuali: l’artista Cristina Show, il filosofo Andrea Bortolon, il fotografo Met Levi (e Angelo Spettacoli, aggiungo io.NdR). Tali progetti sono stati invitati alla nuova edizione della Biennale di Parigi del 2006."
Ripeto, il percorso artistico di Aldo Spoldi, che si avvale della collaborazione di artisti giovani e non per la creazione del mondo di Cristina Show, non si può risolvere in poche righe. Ho pensato di dare qui molto spazio al suo progetto perchè quello di Spoldi è un atto che non può definirsi scontato e devo tenere conto di chi, forse, conosce poco (il) Cristina Show. Potete trovare altre informazioni su questo sito e su questo. Noi della Wunder abbiamo fatto del nostro meglio perchè Angelo Spettacoli potesse apprezzare, e con lui tutti gli "altri".
Sotto, l'operato dei "collaboratori" di Cristina Show fotografato nella Wunder e tratto dal calendario:












13.5.09

Elephantomas Volans

"Già nel confronto tra le misure, l'incontro è fra pulci e titani. Nell'esiguo spazio della Camera Delle Meraviglie è intrappolato un Naturalia che è in primo luogo omaggio al genio di Luigi Ghirri, ed in ogni altra istanza espressione d'istinto, stupore applicato al mezzo, ricerca e superamento dell'ostacolo. Un monolite composto da 370 polaroid a rappresentare il trionfo dell'immaginario sul logico, del malleabile sullo stabile. Come in ogni scatto di Michele Branca, pure in questi 370 attimi è istantaneo, e in questo caso il termine è doppiamente d'obbligo, il riconoscimento e la risonanza armoniosa da parte dello spettatore con l'opera. Sono fiero d'aver formato con lui la retroguardia artistica Elephantomas, ed è un piacere accompagnare il monolite con alcuni miei scritti che van spesso a capo. Io mi do sinceramente per vinto e non riesco a trovare altro modo per dirlo: venite a testimoniare il miracolo di Michele che ha chiuso il cielo in una stanza."
Andrea Garbin

Con SOZ (Michele) e TAZ (Andrea), due soprannomi da cabaret che celano professionisti dell'arte, si ritorna alla pubblicità fatta di fotocopie in bianco e nero e buffet auto-prodotti, ma restano intatti la qualità e lo spirito dello Spazio. Il connubio tra i due artisti è fantastico, la scrittura (e i pupazzetti lego) di TAZ sposati ai cieli di SOZ rinunciano al fascino del logico per rincorrere una filosofia e uno stile di vita che rispecchiano due identità tanto simili e tanto diverse.
Qua sotto, alcune foto di Michele Branca ritraggono me, Maria Attianese e Andrea Garbin.
DCF


Trovate una gallery di Michele su www.michelebranca.com