11.10.09

RIFLESSIONI

Come in un celebre fumetto di Neil Gaiman, la tavola rotonda imperniata sulla restituzione, l’incontro/scontro, il punto della situazione in quel marasma di sensi e non-sensi che è l’arte, mi è sembrato un convegno occulto di serial killer estasiati dalle proprie imprese fra cui, ogni tanto, spicca il degenerato solitario che professa la propria solitudine in quella che dovrebbe essere la sua “cerchia”.
Degenerazione: come alla fine del 1800 Max Nordeau descrisse la condizione in cui vivevano gli artisti, certi intellettuali, i liberi pensatori. Il pensiero fin de siecle come stile di vita. Vedete, io sono felice di essere un degenerato, proprio nel senso inteso da quell’imbecille di Nordeau; ammetterlo mi fa sentire meno pazzo, perché il pazzo che dice di essere pazzo può affermare con certezza di non esserlo. Poi ci sono i pazzi giullari tutt’intorno che non lo dicono eppure, sono sincero, mi sembra di scorgere sulle loro teste il familiare copricapo di Napoleone. Lo stato dell’arte oggi richiede una riflessione seria, ponderata, anche un po’ fascista, e soprattutto molto ispirata, e spirituale – soprattutto spirituale. Meglio, un riflessione sciamanica. Gli artisti devono riflettere sul proprio ruolo, sulla scienza dell’arte, e inseguire meno prepotentemente il bisogno di una legittimazione che arriva solo per chi ha le tasche gonfie e l’oratoria nel sangue; chi si aprofitta di loro (o nei casi migliori, chi crede di aiutarli) deve invece stare attento a non scambiare l’opportunismo con la carità, le mere manovre politiche per formazione e cultura.
Passatemi la visione stucchevole da pubblicità di whisky: sono un cercatore d’oro nel Klondike, e nel fiume gelido della società degli uomini, immerso nella vallata aulica della vita, ho trovato nel setaccio un sacco di metallo nobile; mi tengo anche i sassi strani, le pietruzze nere deformi, perché c’è bisogno anche di quelle. Così è stato per Settenote a Mondomusica, dove fra le cose belle (e sono solo mie) ho pescato anche asimmetrici frammenti di basalto – l’ignoranza, la vacuità, l’umiliazione, l’arroganza – e mi tengo anche quelli (e li condivido volentieri, magari così qualcuno completa la collezione).
Tutto da rifare? Forse. Forse no. Forse è solo il momento prima del salto, alla fine del quale ci attende lo sfracellamento, o forse solo piedi più saldi.
Io intanto, dopo tutto questo, and with a little help of my friends, vado a rigenerarmi nelle paludi padane e – catarsi! – faccio il mostro selvaggio con la sua bella corona di carta in testa.
Almeno non ho il cappello di Napoleone.


DCF

24.9.09

MONDOMUSICA

Mondomusica 2009
Nel contesto di Mondomusica 2009, 7 note intende rappresentare e condividere l'esperienza del processo culturale che identifica l'azione e che si basa sul confronto. Non si intende proporre una rassegna di spettacoli e di opere concluse ma proporre ai visitatori del salone una ricca serie di stimoli e approfondimenti sull'arte e sulla musica; uno spazio polarizzato e di passaggio, da una parte la visione unita anche all'ascolto, dall'altra la parola.
La visione si concentra su un supporto espositivo multimediale che suggerisce al fruitore la lettura dell'opera attraverso la forma del leggio; lo spazio della parola si addensa invece in una serie di dialoghi, per tutti i tre giorni del salone, su aspetti e temi specifici del rapporto tra linguaggi artistici e generi musicali, partendo delle opere e dall'esperienza dei giovani artisti e musicisti.

Protagonisti di questi appuntamenti dedicati alla parola saranno gli stessi giovani curatori, Del Guercio, Pappalettera e artisti e musicisti del panorama nazionale. Lo spazio 7 note all'interno di Mondomusica sarà inoltre vitalizzato anche da incursioni performative dei giovani artisti, in relazione ai temi degli appuntamenti o in relazione alla parte espositiva.

Intorno a mondomusica 2009
Il progetto 7 note si ramifica con particolare naturalezza in altri contesti e sul web. Molti siti, blog, e canali comunicativi digitali contengono già informazioni e approfondimenti del progetto e dell'opera di artisti e curatori coinvolti nel progetto. Anche per Mondomusica 2009, 7 note mette a disposizione dell'iniziativa i propri canali comunicativi che hanno come target proiritario i giovani.

E' possibile partecipare a MondoMusica usufruendo del biglietto ridotto (5 euro anzichè 10 euro - riduzione valida per una sola giornata). Per avere il biglietto ridotto è necessario compilare la scheda di iscrizione scaricabile qui a fianco (download) e consegnarla secondo le modalità indicate ENTRO E NON OLTRE IL 29 SETTEMBRE 2009.

CONTATTI
Centro Fumetto "Andrea Pazienza"
Piazza Giovanni XXIII, n. 1 - 26100 Cremona
tel. e fax 0372 22207
7note@cfapaz.org

Comune di Cremona – Servizio Politiche Giovanili
Attraversarte, circuito di espressività giovanile
c/o Teatro Montevedi, Via Dante, n. 149 – 26100 Cremona
tel. 0372 407785 - fax. 0372 407320
attraversarte@comune.cremona.it

(Troppo lungo da spiegare il programma, perciò rimando i lettori al sito www.attraversarte.org per eventuali dettagli e per il programma completo delle giornate. Io mi limito a copiare e incollare qui sotto l'incontro che riguarda personalmente me, il curatore della musica elettronica e gli altri due artisti coinvolti.NdDCF)

2 OTTOBRE 2009
ore 17,00
Dialogo sul tema: l'inconscio risonanze tra video e musica elettronica
con:
Andrea Del Guercio (critico e storico dell'arte – comitato artistico di 7 note)
Sergio Pappalettera (artista e comunicatore in ambito musicale)

Masbedo (artisti video)
Masbedo sono Nicolò Massazza e Jacopo Bedogni. Vivono e lavorano a Milano. Espongono nei musei internazionali e partecipano a svariati Film festival (Locarno, Roma, Trieste, Lisbona, Atene). Dal 2002 hanno realizzato alcuni progetti con lo scrittore francese Michel Houellebecq con cui hanno scritto e
prodotto le opere 11.22.03 e Il mondo non è un panorama con l'attrice premio oscar Juliette Binoche.
Sono presenti nelle collezioni più prestigiose europee. Nel 2007 si aggiudicano il premio della critica con l'opera 10 insects to feed al Trieste Film Festival e nel 2006 vengono selezionati per la Piazza Grande di Locarno durante il Locarno Film Festival.

Francesco Bertocco (critico e artista – network Digicult.it)
Vive e lavora a Milano. Ha studiato letteratura moderna all’Università degli Studi di Milano, e attualmente è iscritto al biennio specialistico di Nuove Tecnologie per l’arte, all’Accademia di Brera. Lavora con il video e la fotografia.

David C. Fragale (curatore della sezione video di 7 note)
Marco Connelli (curatore della sezione musica elettronica di 7 note)

Federico Fronterrè (artista coinvolto in 7note)

Eugenio Villani (artista coinvolto in 7note)

4.8.09

LIBRETTI

Una pausa dal progetto 7NOTE per finalmente dare spazio a un'altra delle cose che mi piace fare, ossia delle piccole auto-produzioni Spazio Wunderkammer da esportare ovunque il sottoscritto ritenga opportuno farlo (in Italia e fuori dalla penisola). Perchè? Non so. Forse un omaggio agli autori che mi piacciono, forse un modo per abbattere il bisogno di una legittimazione troppo spesso proveniente dall'esterno, da persone che neppure sanno chi siamo, o che ci vedono come fonti di guadagno e niente di più. Forse solo un modo di regalare spunti, idee, salvare dall'oblìo l'ennesima rappresentazione del soprasensibile (parlo della mente umana, ovviamente, il soprasensibile per eccellenza). Forse amore, sì, anche.
Non sarà l'ultima volta che mi cimenterò in questa pratica. Proprio ora sto pensando a un numero dedicato ai MOSTRI, e finchè avrò a disposizione una semplice fotocopiatrice e una buona risma di fogli credo che mi piacerà continuare su questa strada. L'underground vive ancora, credo, vive soprattutto nell'esigenza di fare, e di ricevere poco e niente.
Non c'è niente di nuovo sul fronte, ovviamente, nè ci deve essere, sia beninteso. Dopotutto, se ci si sofferma troppo ai perchè, si rischia di non fare proprio nulla.





Qui sopra un paio di esempi, nella fattispecie due libretti dei fratelli terribili, il già nominato Renato Florindi, alias Skeletro379, e sua sorella Simona: due estimatori del segno nervoso, dell'infantile bisogno di generare mostri e del perturbante, due amici, due artisti.
Vi rimando come di consueto a dei siti di riferimento (Simona Florindi è su www.equilibriarte.org/simonaflorindi, mentre Skeletro379, che adora aprire gallery per poi dimenticarsele, è sia su www.equilibriarte.org/skeletro che su http://www.tapirulan.it/arte/renato_florindi/, ma ovviamente li trovate ormai anche sull'immancabile facebook).
Questi invece sono i link che permettono di scaricare i loro libretti in PDF e magari stamparseli e ricomporseli a piacere: http://www.megaupload.com/?d=NOFGO6U5 e www.megaupload.com/?d=L6IVATYZ

DCF

22.7.09

CREEPY ENTRIES

"CREEPY ENTRIES" è frutto di una collaborazione inaspettata fra Eugenio Villani e Federico Fronterrè. Inaspettata perchè parte dall'adozione di un progetto di Villani che ormai da tempo prendeva la polvere nel fondo di un cassetto - progetto di cui poi Fronterrè ha deciso di ultimare la post-produzione, permettendo al video di presenziare, nei suoi venti onirici minuti al CREATURE FESTIVAL promosso dall'associazione Clam di Lodi, tenutosi nella metà di luglio 2009. E questo è uno degli aspetti positivi di un'idea di non facile realizzazione come 7NOTE, serie di eventi che richiede un'attenzione e un impegno costanti, che malgrado i vantaggi e la sinergia degli staff coinvolti, si confronta con possibilità economiche non sempre all'altezza dei proponimenti formativi e culturali che vi sottendono. La possibilità quindi di mettere mano a un video che rischiava di non vedere la fine (per motivi che, in questa situazione italiana che se ne infischia di chi lavora, e bene, dovremmo conoscere tutti) è stata un'ulteriore vittoria, un modo consapevole e opportuno di sfruttare le risorse del progetto 7NOTE e convertirle ancora una volta nell'implementazione di una "factory", che non solo crea ma anche sostiene le idee di chi da solo non può farcela.
Perfettamente in sintonia con il percorso scelto dagli artisti, "Creepy Entries" si inoltra nel sottobosco lynchiano del sogno rivelatore, nei meandri di un inconscio popolato da figure stranite, confuse, annoiate e schizofreniche, in cui il mostro, come ha detto qualcuno, è spesso la risposta a tutte le domande.
Eugenio Villani, estimatore quanto me di certo cinema sperimentale, che va appunto da Lynch a Cronenberg, insegue lo spettro di una narrazione, sintetizzandola e dilatandola in modo volutamente inopportuno, cercando un'emozione intellettuale che parli all'inconscio, che si depositi nella mente dello spettatore e lasciare lì i suoi sedimenti l(o stesso vale per le animazioni a carattere criptico che Eugenio cura personalmente, dal disegno al montaggio, le quali costituiscono a loro volta delle micro-storie autoconclusive e sono allo stesso tempo piccoli monumenti al non-senso e al sogno).
Federico Fronterrè, visual-artist dalle indubbie doti, è stato compagno di giochi di Villani nella conclusione di "Creepy Entries", e l'ha fatto nell'unico modo che conosce: con rispetto e professionalità, ma senza sacrificare il proprio estro artistico, anzi dedicandosi a tempo pieno nella ricerca di un contatto con la psiche del regista e dando il suo meglio nella cura di una tavolozza cromatica senza la quale il corto non sarebbe quello che attualmente è.
Ancora una volta, dunque, ecco due artisti all'apparenza diversi che si completano perfettamente e insieme affrontano un mondo di idee differenti ma complementari, dandosi sostegno a vicenda e creandosi debiti di riconoscenza per il futuro e inevitabili attestazioni di amicizia nel presente.
DCF

Qua sopra, alcuni stills del corto. Il video non è ancora disponibile sul web (quando lo sarà, gli dedicherò un altro post), ma altre cose strane di Eugenio Villani si possono vedere qui e qui. Federico Fronterrè invece ha ormai troppe pagine web, perciò mi limito a linkare la solita per comodità, in futuro vedremo.

Ed ecco i CREDITS di CREEPY ENTRIES, così non dimentichiamo proprio nessuno.

CORTO SCRITTO, DIRETTO E MONTATO DA EUGENIO VILLANI

CON LUCA BINOTTI, LORENZO SPERZAGA, CHIARA TAMBANI, SARA VINCENZI

FOTOGRAFIA A CURA DI CARLO MAURI

OPERATORI - CARLO MAURI, SAUL PALOSCHI

MAKE-UP/MAKE-UP SPECIALE DI MARESCA GAMBINO ed EUGENIO VILLANI

POST-PRODUZIONE DIGITALE A CURA DI FEDERICO FRONTERRE'

AUDIO DESIGN A CURA DI EMMANOUIL TSELEPIS

15.6.09

7_ the video

Due giorni fa si è tenuto il CROCK Festival a Cremona, ospiti d’eccezione gli AFTERHOURS (che a me non piacciono, preferisco il gruppo spalla Sydrojè). Prima di loro, è stato proiettato il video SETTE, a cura mia e di Marco Connelli, registi Eugenio Villani e Federico Fronterrè. In breve, è stato un mezzo disastro, l’immagine era troppo scura, alcune luci accese sul palco davano fastidio e sull’intera serata ha gravato un senso di nervosismo dettato da motivi molto semplici: un poco velato menefreghismo da parte di chi noleggia una strumentazione adeguata senza nessun tipo di appoggio tecnico (la parola “service” va usata quando il servizio c’è); una scaletta inesistente, che ha lasciato i tecnici del suono e delle luci all’oscuro della nostra presenza; un contesto in cui, esclusi i miei stretti collaboratori, non sempre artisti e curatori + staff di supporto si sono trovati in armonia (in qualche caso ho rischiato che mi saltassero i nervi, forse è successo, non so, confido l’alcol abbia cancellato alcuni spiacevoli ricordi).
Mi riservo di parlare approfonditamente in un altro momento della situazione in cui versa l’arte a Cremona (ma allargando la focale potrei dire cose non proprio positive anche sulla scena milanese e altri territori). Anche perché, al di fuori di situazioni culturali preconfezionate, volte forse solo a soddisfare certe amministrazioni, a racimolare consensi politici o a dirottare flussi di denaro verso pozze di stagnante insulsaggine, restano di sicuro grandi soddisfazioni: il piacere di ritrovarsi negli artisti che hanno lavorato a questo progetto, il fascino di condividere idee e opinioni con alcune, rare persone intelligenti, la presa di coscienza che, esclusi i poveri d’animo, esistono ancora persone dotate della capacità di stupirsi, di percepire quella cosa tanto infantile e oggi sottovalutata chiamata magia (pare vada bene solo per il cinema e per i bestseller letterari); poi l’amore, certo, che passa spero per la stima, il filtro che permette di vedere le cose per quello che sono. Io, Marco, Federico, Eugenio, Nikolas, Massimo, Emiliano, Luca, Anna, Antonietta, Alice, Marina, Franziska, Elisa, Eta, Luisa, Siria, e mi scuso se ho dimenticato qualcuno (di sicuro) abbiamo fatto un eggregoro (cercatevi sul web che cos’è), e credo che questo sentimento di gruppo, questa magia, questo inconscio atto di creazione, siano destinati ad allargarsi, se le forze che vi stanno dietro sono sincere – dove per sincerità intendo l’aderenza alla parte più vera di noi, che non si nutre di false promesse, di bisogni triviali, di inutili ricerche di comodità, serenità e sicurezza economica, o di finto missionarismo e riscatto politico.
Poi, ovvio, nessuno è perfetto, ma anche l’imperfezione può essere ugualmente sincera.Dopo questo sproloquio, metto qui sotto il video che, divertendoci e soffrendoci insieme, abbiamo dato alla luce in quest’ultimo mese e mezzo. Consiglio però di vederlo a una risoluzione più decente sul sito www.teleciocca.net/7, perché con blogger l’immagine lascia alquanto a desiderare.

David C. Fragale

E qui di seguito, i nostri inglesissimi credits (di nuovo, perché tirarsela un po’ non ha mai fatto male a nessuno, e soprattutto non ha mai fatto male a nessuno ringraziare una seconda volta chi ha lavorato così bene riuscendo anche ad essere piacevole nello stesso tempo).

VIDEO CONCEIVED AND DESIGNED BY
DAVID CHANCE FRAGALE
FEDERICO FRONTERRE'
EUGENIO VILLANI

WITH
ALICE BONZANINI
CHIARA BRAMBATI
MARINA BRUNETTI
DAVID C. FRAGALE
ANNA CIGOLI
MARCO CONNELLI
FRANZISKA FREYMADL
ANTONIETTA LASTARIA


ART DIRECTION BY
DAVID C. FRAGALE
FEDERICO FRONTERRE'
EUGENIO VILLANI

DIRECTED BY
FEDERICO FRONTERRE'
EUGENIO VILLANI


ORIGINAL MUSIC BY
MARCO CONNELLI
WITH
MASSIMO CONNELLI (guitars)
NIKOLAS COMPIANI (drums)

CAMERA DEPARTMENT
LUCA BRAVO
EMILIANO GUARNERI


COSTUMES/MAKE-UP DESIGN BY
ELISA BOLDORI

SPECIAL MAKE-UP BY
EUGENIO VILLANI

OTHER CREW
SIRIA BERTORELLI
MARINA BRUNETTI
EUGENIO GUARNERI
ELEONORA LIPAROTI
LUISA PAFFI

PRODUCED BY
FROSTVIDEO
WARINHARI
SPAZIOWUNDERKAMMER

30.5.09

Crock Festival 2009

Qui sopra, il manifesto del Crock Festival 2009, che si tiene il 13 giugno, il quale ospiterà, tra il gruppo Sydrojè e gli Afterhours, la proiezione del video curato da me e realizzato con Federico Fronterrè ed Eugenio Villani per quanto riguarda regia e montaggio, curato da Marco Connelli per ciò che concerne la musica elettronica, assieme a suo fratello Massimo e a Nikolas Compiani. Riservo i prossimi post per delle succinte biografie degli artisti, per il "report" della serata e per qualche riflessione sul metodo di lavoro adottato da musica e video nei confronti di questo progetto.
Poi, naturalmente, posterò il video.
Qui sotto, alcuni fotogrammi di "7" (titolo provvisorio che poi è diventato, a quanto pare, quello definitivo). Più in basso, i credits del video.
DCF









CREDITS OF "7":

VIDEO CONCEIVED AND DESIGNED BY
DAVID C. FRAGALE
FEDERICO FRONTERRE'
EUGENIO VILLANI

WITH
ALICE BONZANINI
CHIARA BRAMBATI
MARINA BRUNETTI
ANNA CIGOLI
MARCO CONNELLI
DCF
FRANZISKA FREYMADL
ANTONIETTA LASTARIA

DIRECTED AND EDITED BY
FEDERICO FRONTERRE'
EUGENIO VILLANI

ORIGINAL MUSIC BY
MARCO CONNELLI
WITH
MASSIMO CONNELLI (guitars)
NIKOLAS COMPIANI (drums)

CAMERA DEPARTMENT
LUCA BRAVO
EMILIANO GUARNERI

COSTUMES/MAKE-UP DESIGN BY
ELISA BOLDORI

SPECIAL MAKE-UP BY
EUGENIO VILLANI

ART DIRECTION
DAVID C. FRAGALE
FEDERICO FRONTERRE'
EUGENIO VILLANI

OTHER CREW
SIRIA BERTORELLI
MARINA BRUNETTI
EUGENIO GUARNERI
ELEONORA LIPAROTI
LUISA PAFFI

PRODUCED BY
FROSTVIDEO
WARINHARI
SPAZIO WUNDERKAMMER

17.5.09

SETTE NOTE

"Nell’ambito di Pianeta Giovani, progetto finanziato dalla Regione Lombardia e che vede come capofila il Comune di Cremona – Servizio Politiche Giovanili, nasce 7note, percorso culturale per giovani artisti, finalizzato alla realizzazione di una rassegna artistico-musicale e collegato ad una pubblicazione periodica di carattere promozionale e di approfondimenti culturali. Non una grande ed unica mostra ma di una serie di iniziative che circuitano in più luoghi tra cui Mondomusica2009. 7note è realizzato dal Centro Fumetto “A. Pazienza” in collaborazione con Attraversarte – Servizio Politiche Giovanili del Comune di Cremona, con i Centro Musica “Il Cascinetto” e con molte associazioni culturali giovanili del nostro territorio." Così recita il comunicato stampa del progetto che al momento occupa il tempo dello Spazio Wunderkammer, cioè una delle associazioni coinvolte nel progetto. Progetto di cui mi occuperò parecchio su questo blog, anche perchè (salvo qualche piccola cosa ancora da sistemare) adesso che mi sono messo finalmente in pari con tutti gli eventi curati dalla Wunder, posso dedicare maggiore attenzione alle iniziative contingenti.
"Il progetto prevede sette percorsi creativi (le note) che collegano un genere musicale (Jazz, classica, electro, punk, funk, cantautorato, industrial/post-rock) a un linguaggio artistico (pittura, scrittura, video, fotografia, fumetto, performance, installazioni/arti plastiche) ideati da giovani artisti con il contributo di giovani curatori."
Così eccomi imbarcato in questa nuova avventura (o disavventura, staremo a vedere). Per il momento, nessuno sa con certezza come si svolgeranno le cose (sussistono ancora problemi amministrativi, economici e tutte quelle cose da aspettarsi quando si tratta di manifestazioni culturali di grossa portata), ma questo non ha impedito alla sezione VIDEO-MUSICA ELETTRONICA (curata da me e da Marco Connelli) di iniziare a lavorare. Il primo evento nato da questo connubio è la realizzazione di un video sperimentale, dall'intento essenzialmente formativo e di conoscenza reciproca, basato sull'arte e sull'inconscio (e quindi molto libero), che è stato diretto e montato da due artisti, scelti con molta attenzione per la loro ambizione e per le capacità tecnico-espressive: Federico Fronterrè ed Eugenio Villani. Il video sarà fruibile principalmente sul web (come una sorta di spot di 7note), ma verrà anche proiettato e installato dove io e gli artisti riterremo opportuno in corso d'opera.
Non mi dilungherò molto, per il momento, ci sarà modo presto di affrontare più attentamente le dinamiche di questo progetto, e di dare spazio a tutti quelli che ci hanno lavorato. La galleria di ritratti che affolla questo blog è destinata ad ampliarsi, anche perchè molti saranno quelli che si affilieranno alla sezione VIDEO-MUSICA ELETTRONICA partecipando attivamente, così come molti saranno quelli che daranno il loro aiuto e staranno nelle retrovie. Parte del mio compito è fare in modo che nessuno venga tralasciato, neppure il ragazzo dei panini (che in qualche caso potrei essere io stesso, data la mole di lavoro).
Invito gli interessati a recarsi su questo sito, dove è possibile leggere la rivista elettronica appositamente dedicata all'evento (un banner in fondo a tutti i post e sulla colonna di destra è adibito allo stesso scopo). Anche se questo blog farà luce su molti dettagli concernenti il lavoro della sezione VIDEO-MUSICA ELETTRONICA, sarà la rivista sul web a dare le informazioni essenziali alla buona comprensione di questo grande affresco artistico - ma forse è il caso di parlare di "partitura" artistica, visto il tema...
DCF
Curatori e artisti di 7note VIDEO-ELECTRO in un sano eccesso di divismo noir:
Qui sotto, alcune immagini dal set; prossimamente, posterò anche dei fotogrammi e la scheda tecnica del video, a testimoniare il carattere collettivo dell'operazione. Per intanto un ringraziamento a tutti quello che hanno dato una mano senza chiedere un quattrino e sopportando il caos totale in cui si è trovata la produzione nei due giorni di riprese (in due giorni il caos è inevitabile!)










TEMPI DI CITTA'

"Due evoluzioni grafiche che raccontano, ognuna in modo diverso ma consimile l’evoluzione della vita senziente e l’evoluzione parallela della città, intesa come spazio abitativo e luogo d’espressione; nel mezzo di ogni processo evolutivo, il mezzo pubblico inteso come luogo d’attesa, momento di cambiamento, tensione verso un futuro che, per quanto alieno, non è mai troppo lontano. Lo scopo principale del progetto non era il dare vita a una semplice e disunita galleria di freaks, quanto permettere a ogni artista coinvolto di interfacciarsi con l’autore che l’avrebbe preceduto o quello che sarebbe seguito, mantenendo il proprio stile e i propri personaggi, badando solo a non sovvertire il layout predefinito (...) Più di una dozzina di pannelli per ogni lato a raccontare la crescita dell’uomo da sogno di rettile e/o uovo elementare fino all’abbandono della propria pelle per la simbiosi con la macchina, mentre l’epilogo centrale riassume il senso della fine necessaria e di un nuovo inizio al contempo; in questo caso, il colore sta a indicare una fusione tra la città, la macchina e l’uomo in un grande sogno spirituale collettivo, un ideale slancio verso una nuova concezione di vita. Il tutto rappresentato usando il linguaggio dell’illustrazione, del fumetto, della grafica al computer, in un insieme eterogeneo che vuole essere anche un’attestazione di impegno da parte degli artisti del territorio; artisti che vanno dalla maggiore età appena superata fino ad esperti del settore, che passano dall’illustratore infaticabile e rapidissimo a quello certosino e maniacale. Tutti estremamente abili e competenti, e soprattutto disponibili.La serie di pannelli di TEMPI DI CITTA’ è un esperimento. La sua lavorazione è stata breve, dettata da una scadenza troppo vicina per soffermarsi a lungo su ogni singola questione inerente a un tema complesso, come è quello della vita del cittadino e della città in continua costruzione che gli cresce intorno. L’improvvisazione e la motivazione a costruire insieme un atto creativo, un’opera artistica più che un semplice spot è stata la chiave per risolvere l’intoppo dei tempi ristretti."
Così ho scritto in merito a questo progetto, che non rientra fra le iniziative dello Spazio Wunderkammer, ma il cui spirito si avvicina molto a quanto fatto prima in collaborazione con Maria Attianese. Inoltre, vi hanno partecipato persone che considero affezionate alla filosofia e alla frequentazione della Wunder.

Il progetto (o l'esperimento) Tempi di Città è stato commissionato e sponsorizzato dall'Ufficio Tempi di Cremona, in collaborazione con il circuito di Attraversarte e il Centro Fumetto Andrea Pazienza, per valorizzare le aree dei cantieri di Cremona. Qui trovate maggiori informazioni in merito.

Sotto, ho postato per ciascun artista un esempio del lavoro svolto per Tempi di Città; i disegni, stampati nel formato di tre metri per due, "abbelliscono" fino a giugno la stazione dei pullman di Cremona.
Il video più in basso, girato e montato da Emiliano Guarneri e musicato da Marco Connelli, è una gentile testimonianza dell'atto artistico (e della nebbia cremonese).
DCF
Siria Bertorelli

Claudio Arisi

Anna Cigoli

Vera Lazzarini

Francesca Follini

Renato "Skeletro379" Florindi

Alessandro Fusari

Emiliano Guarneri

15.5.09

Proposte per le Macchine di seduzione

"Il catalogo-calendario Proposte per le Macchine da seduzione, raccoglie le immagini di ”Errare è sexy” la mostra organizzata dal critico d’arte Angelo Spettacoli in collaborazione con Marina Brunetti nel chiostro del Teatro San Domenico di Crema. Mostra in cui Angelo Spettacoli contrappone le Macchine da seduzione alle Macchine inutili dell’arte moderna."
Angelo Spettacoli è un critico d'arte, Aldo Spoldi è il creatore di Angelo Spettacoli; Aldo Spoldi è anche il secondo professore di Brera, dopo Pierluigi Buglioni, ad esporre allo Spazio Wunderkammer. O meglio, ad esporre sono gli artisti che collaborano con lui al progetto Cristina Show. D'accordo, si fa un po' di confusione.
Ammetto che è difficile riassumere in poche parole la complessità e l'attualità del progetto di Spoldi, che in un mondo di avatar di facebook e spot virali, ancora resiste allo scorrere del tempo. Ho dovuto rifarmi al sito www.teknemedia.it per cercare di fare sintesi:
"Aldo Spoldi (nato nel 1950 a Crema) inizialmente si accosta all’arte concettuale e alle esperienze teatrali, dando vita a performance pubbliche legate alle rivolte studentesche del’68. Dagli anni 70 utilizza la pittura come strumento capace di ribaltare la logica del concetto in un sottile gioco d’ironia. Oltre a numerose mostre personali in Italia e all’estero viene invitato a importanti manifestazioni internazionali (Biennale di Venezia e di Parigi). In questi stessi anni è partecipe dei principali movimenti artistici italiani: su segnalazione di Renato Barilli è tra gli esponenti dei “Nuovi Nuovi”, mentre su invito di Flavio Caroli partecipa al “Magico Primario” ed è segnalato anche nello storico libro di Achille Bonito Oliva della Transavanguardia internazionale. Negli anni 80 tenta di ironizzare sul mercato dell’arte e costituisce la società Banca di Oklahoma, una S.r.l. prima, una S.p.a. dopo. Una società di capitale con sede a Lugano, di cui Spoldi è presidente ed amministratore, che ha lo scopo di trasformare l’attività della ditta in operazioni estetiche. Nel frattempo continua a dipingere e insegna all’Accademia di Belle Arti di Brera. Alla fine degli anni ’90 elabora come docente la creazione di personaggi virtuali: l’artista Cristina Show, il filosofo Andrea Bortolon, il fotografo Met Levi (e Angelo Spettacoli, aggiungo io.NdR). Tali progetti sono stati invitati alla nuova edizione della Biennale di Parigi del 2006."
Ripeto, il percorso artistico di Aldo Spoldi, che si avvale della collaborazione di artisti giovani e non per la creazione del mondo di Cristina Show, non si può risolvere in poche righe. Ho pensato di dare qui molto spazio al suo progetto perchè quello di Spoldi è un atto che non può definirsi scontato e devo tenere conto di chi, forse, conosce poco (il) Cristina Show. Potete trovare altre informazioni su questo sito e su questo. Noi della Wunder abbiamo fatto del nostro meglio perchè Angelo Spettacoli potesse apprezzare, e con lui tutti gli "altri".
Sotto, l'operato dei "collaboratori" di Cristina Show fotografato nella Wunder e tratto dal calendario: